QWO: LA NUOVA FRONTIERA PER IL TRATTAMENTO NON CHIRURGICO DELLA CELLULITE

QWO: LA NUOVA FRONTIERA PER IL TRATTAMENTO NON CHIRURGICO DELLA CELLULITE

Ruslana Gaeta Shumack, Luca Bianchi, Elena Campione
UOSD DERMATOLOGIA, Policlinico Universitario di Roma Tor Vergata

La cellulite, una forma di lipodistrofia (in particolare lipodistrofia ginoide), é una alterazione estetica della superficie della cute caratterizzata da un eccesso di tessuto adiposo sottocutaneo che protrude nel derma e si manifesta con un aspetto a “buccia di arancia”1 a livello delle regioni glutea, femorale, e addominale. Rappresenta una problematica cutanea complessa, che vede coinvolta la microcircolazione e il sistema linfatico.

Si stima che la cellulite è presente nel 80-98% della popolazione femminile in età post-puberale2. La condizione è rara nella popolazione maschile sana, infatti ne sono affetti uomini con carenza androgenica o che necessitano di terapia estrogenica3.

L’alta prevalenza della patologia nella popolazione femminile rispetto a quella maschile è dovuta alla differenza dell’anatomia della cute e del tessuto sottocutaneo e alle influenze estrogeniche. Nürnberger e Müller1 hanno analizzato biopsie dei glutei e cosce di 150 cadaveri e 30 donne viventi dimostrando che le caratteristiche topografiche della cute con cellulite erano dovute alla protrusione del tessuto adiposo sottocutaneo nel tessuto dermico indebolito. Infatti studi con risonanza magnetica hanno dimostrato che le unità di cellule adipose delle donne sono più grandi in altezza e profondità e questo potrebbe spiegare la protrusione di queste nella cute soprastante4. Sempre Nürnberger e Müller hanno osservato la differenza di architettura dei setti fibrosi che dividono le unità delle cellule adipose: nelle donne questi sono disposti perpendicolarmente alla cute, rispetto ai setti degli uomini che invece sono disposti a 45°. Infatti la tensione continua dei setti fibrosi porta all’infossamento del tessuto adiposo e quindi alla manifestazione clinica delle depressioni cutanee tipiche della cellulite5.

Secondo Nürnberger e Müller ci sono 4 stadi1 di cellulite:

  • stadio 0: non ci sono segni di cellulite;
  • stadio 1: non ci sono segni di cellulite se la cute è a riposo, ma se si effettua il pinch test o si contraggono i muscoli compaiono i segni caratteristici;
  • stadio 2: sono visibili le introflessioni sulla cute a riposo;
  • stadio 3 o dermo-panniculosi deformans: sono presenti gli stessi fenomeni dello stadio due ma molto estesi e sono presenti noduli cutanei a volte dolorosi con fenomeni infiammatori.

Sono molti i trattamenti proposti alle pazienti. Tra questi i massaggi, quindi stimoli meccanici, diminuiscono l’edema tissutale e stimolano il drenaggio linfatico nelle pazienti con un inadeguato ritorno venoso. Inoltre i fibroblasti rispondono alle forze di tensione generate nella matrice extracellulare e producono collagene, mentre viene inibita la differenziazione degli adipociti.6

Molti sono i prodotti topici utilizzati. In questi spesso sono presenti metilxantine come caffeina, aminofillina e teofillina. Queste inducono lipolisi negli adipociti, inibendo la fosfodiesterasi e aumentando i livelli di adenosinamonofosfato (AMP)7. Un’altra sostanza spesso presente nei trattamenti topici sono i retinoidi che svolgono il ruolo di migliorare la struttura e l’architettura del collagene dermico8. Inoltre, gli agonisti di PPARgamma (Peroxisome proliferator‐activated receptors) incrementano la differenziazione dell’epidermide, incrementano i livelli di collagene, sopprimono la sebogenesi, e svolgono effetti antinfiammatori e schiarenti della pelle.

Infine, un altro trattamento molto utilizzato è la mesoterapia. Essa è caratterizzata da iniezioni di piccola quantità di sostanza attiva nel mesoderma, strato di adipe e tessuto connettivo sotto la cute. Le sostanze attive usate sono generalmente un cocktail di pentossifilline, ialuronidasi, collagenasi, carnitina, piruvato di calcio, aminofilline, caffeina, e cumarina. L’effetto è attivazione dei sistemi circolatorio, linfatico, e immunitario con riduzione delle caratteristiche tipiche della cellulite. La cute appare più liscia con riduzione degli inestetismi9.

Il 18 marzo 2021 è stato pubblicato un articolo sul trattamento più innovativo attualmente disponibile, non chirurgico e clinicamente dimostrato. Si tratta di iniezioni sottocutanee di collagenasi del Clostridium Histolyticum, QWOTM [Endoaesthetics, Malvern PA, USA]. Le iniezioni vengono utilizzate per il trattamento della cellulite da moderata a severa a livello dei glutei nelle donne adulte. Comprende 2 collagenasi: Collagenasi I e Collagenasi II nella proporzione di 1:1. Queste presentano una elevata specificità per il collagene I e III. Una volta iniettate aggrediscono enzimaticamente i setti fibrosi correggendo gli inestetismi. Per ciascuna “fossetta” di cellulite sulle natiche è utilizzata la quantità di 0.3 ml di prodotto. Per le fossette più grandi è necessaria più di una iniezione. Il diluente utilizzato contiene NaCl allo 0.6% e CaCl2 allo 0.03% ed è stato sviluppato per mantenere stabili le proteine in una soluzione isotonica. Inoltre nella pratica clinica è uilizzata la lidocaina al 2% e epinefrina 1:200.00010. Il trattamento è stato già approvato dalla FDA. I risultati sono visibili in 10 settimane.

References

  1. Nürnberger F, Müller G. So-called cellulite: an invented disease. J Dermatol Surg Oncol. 1978 Mar;4(3):221-9. doi: 10.1111/j.1524-4725.1978.tb00416.x. PMID: 632386.
  2. Friedmann DP, Vick GL, Mishra V. Cellulite: a review with a focus on subcision. Clin Cosmet Investig Dermatol 2017;10:17–23.
  3. Avram MM. Cellulite: a review of its physiology and treatment. J Cosmet Laser Ther 2005;6:181–5.
  4. Mirrashed F, Sharp JC, Krause V, Morgan J, et al. Pilot study of dermal and subcutaneous fat structures by MRI in individuals who differ in gender, BMI, and cellulite grading. Skin Res Technol 2004;10:161–8.
  5. Piérard GE, Nizet JL, Piérard-Franchimont C. Cellulite: from standing fat herniation to hypodermal stretch marks. Am J Dermatopathol 2000;22:34–7.
  6. Adcock, D., Paulsen, S., Jabour, K., Davis, S., Nanney, L.B. and Shack, R.B. Analysis of the effects of deep mechanical massage in the porcine model.  Reconstr. Surg. 108, 233– 240 (2001).
  7. Greenway, F.L. and Bray, G.A. Regional fat loss from the thigh in obese women after adrenergic modulation.  Ther. 9, 663– 669 (1987).
  8. Kligman, A.M., Pagnoni, A. and Stoudemayer, T. Topical retinol improves cellulite.  Dermatol. Treat. 10, 119–125 (1999).
  9. Sylwia M, Krzysztof MR. Efficacy of intradermal mesotherapy in cellulite reduction – Conventional and high-frequency ultrasound monitoring results. J Cosmet Laser Ther. 2017 Oct;19(6):320-324. doi: 10.1080/14764172.2017.1334927. Epub 2017 Jun 7. PMID: 28590783.
  10. Wolfe HR, Rosenberg E, Ciftci K, Edgecombe J, McLane MP. Evaluation of Alternative Diluents for Clinical use of Collagenase Clostridium Histolyticum (CCH-aaes). J Cosmet Dermatol. 2021 Mar 18. doi: 10.1111/jocd.14078. Epub ahead of print. PMID: 33735499.