Lue secondaria cutanea granuloma anulare-like in paziente HIV positivo

Lue secondaria cutanea granuloma anulare-like in paziente HIV positivo

Anna Paola Lugli, Gennaro Marco Falco
Istituto di Dermatologia, Università Cattolica del Sacro Cuore-Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, Roma, Italia

Caso clinico

Si riporta il caso di un uomo di anni 39, HIV positivo da 15 anni, in terapia antiretrovirale con azzeramento della carica virale e Linfociti T CD4+ stabilmente oltre 600/mmc.

Il paziente giungeva alla nostra attenzione per insorgenza, da due settimane, di eruzione papuloeritematosa in regione nucale destra non dolente né pruriginosa.

All’esame obiettivo si osservavano papule confluenti in lesione in placca dalla morfologia anulare di circa 5 cm di colorito rosso-violaceo con zona centrale parzialmente infiltrata (figura 1 e 2), si rilevava inoltre linfonodo di consistenza tesoelastica in regione perilesionale destra.

Il paziente veniva sottoposto a biopsia cutanea ed esame istologico che evidenziava massivo infiltrato linfomonocitario e plasmacellulare con ricca componente istiocitaria dermoepidermica perifollicolare e perivascolare con focale danno basale, presenza di granulociti eosinofili e microcalcificazioni dermiche.

Il giorno seguente il paziente eseguiva visita presso ambulatorio di  malattie infettive dove, a seguito di riscontro di positività per sifilide con TPHA 1/5120 e VDRL ¼, veniva impostata terapia con diaminocillina intramuscolare

Ad un mese di distanza dal termine della terapia antibiotica il paziente mostrava una completa remissione delle lesioni cutanee (figure 3 e 4), il che confermava la diagnosi  di lue secondaria cutanea.

DISCUSSIONE

La sifilide è una malattia infettiva dovuta a Treponema pallidum, a trasmissione sessuale e contagiosa [1, 2]. La sifilide primaria è caratterizzata da un’ulcerazione indurita che appare nel punto di inoculazione del Treponema dopo circa 3 settimane di incubazione silente [2]. La lue secondaria rappresenta l’evoluzione dell’infezione primaria non trattata, che appare 3-6 mesi dopo la comparsa dell’ulcera sifilitica e può causare segni e sintomi sia locali che sistemici.

In particolare, le manifestazioni cutanee includono:

  • Roseola sifilitica con macule eritematose disseminate sul tronco di colore pallido che possono facilmente passare inosservate, dalla durata di 7-10 giorni [1, 2].
  • Sifilide secondaria papulosa con lesioni papulari, localizzate a volto, tronco e arti. Spesso queste papule hanno aspetto polimorfo, dunque la diagnosi è complessa. Le lesioni palmo-plantari sono infiltrate e saltuariamente associate a collaretto di Biett, ovvero una sottile desquamazione circolare attorno alla lesione [2, 3]. Le lesioni genitali sono multiple, papuloerosive, macerate ed estremamente contagiose [2, 3].
  • Lue maligna, nota anche come sifilide ulcero-nodulare , che rappresenta una manifestazione rara e severa di sifilide cutanea, più frequentemente riscontrata in pazienti HIV positivi [4, 5].
  • Alopecia areata di recente comparsa con aree non totalmente glabre su cuoio capelluto integro.

Ad oggi le manifestazioni terziarie della lue sono eccezionali.

La diagnosi di sifilide è prevalentemente sierologica e consiste in un test treponemico (TPHA) ed un test non treponemico (VDRL) che risultano sufficienti per confermare o meno la diagnosi [2].

La sifilide precoce, ovvero una forma primaria, secondaria o terziaria sviluppatasi entro un anno dal contatto, si tratta con singola iniezione intramuscolare di benzilpenicillina benzatinica. Qualora si tratti di una forma asintomatica tardiva con decorso superiore ad un anno o non databile, la terapia consiste in tre somministrazioni di benzilpenicillina benzatinica. In caso di allergia alla penicillina si può utilizzare la doxiciclina [2, 6]. Il caso che abbiamo riportato è singolare per la manifestazione cutanea unilesionale e per la morfologia clinica che simulava il granuloma anulare , confermando la definizione classima della sifilide quale “grande simulatrice”.

Referenze

  1. Musher D. Early syphilis. In: Sexually Transmitted Diseases, Holmes K.K., Sparling P.F., Mardh PA (Eds), McGraw-Hill, New York 1999. p.479.
  2. Saurat J.H. Syphilis. In: Sexually Transmitted Diseases; Dupin N., Diego Tronca (Eds), Edra edizioni, Milano 2018, p. 167-171.
  3. Pleimes M., Hartschuh W., Kutzner H. Malignant syphilis with ocular involvement and organism-depleted lesions et alias. Clin Infect Dis. 2009; 48(1):83.
  4. D’Amico R., Zalusky R. A case of lues maligna in a patient with acquired immunodeficiency syndrome (AIDS). Scand J Infect Dis; 2005, 37(9):697. 
  5. Tramont E.C. Syphilis in the AIDS era. N Engl J Med; 1987, 316, 1600.
  6. Sexually transmitted diseases treatment guidelines, 2006

Fig.1 e 2 – Papule eritematose a disposizione anulare sulla parte posteriore del collo  intervallate da zone di cute indenne.

Fig. 2

Fig. 3 – Risoluzione completa del quadro cutaneo a seguito di terapia con diaminocillina.