APPLICAZIONI DELL’ULTRASONOGRAFIA IN DERMATOLOGIA

APPLICAZIONI DELL’ULTRASONOGRAFIA IN DERMATOLOGIA

Raffaele Dante Caposiena Caro
Unità Operativa di Dermatologia, Policlinico di Roma Tor Vergata

L’ultrasonografia è una metodica non invasiva e sicura per il paziente, ampiamente usata in medicina, basata sull’uso di onde sonore che permettono la visualizzazione delle strutture corporee in tempo reale.1 Gli ultrasuoni sono onde acustiche con frequenza superiore ai 20 KHz, quindi non udibili dall’orecchio umano. In ecografia si utilizzano frequenze comprese tra i 1 e 20 MHz; l’ecografia cutanea richiede però l’utilizzo di sonde con un frequenza uguale o superiore ai 15 MHz.1 Gli ultrasuoni vengono prodotti sfruttando la proprietà di alcuni materiali di entrare in vibrazione ad alta frequenza quando eccitati da impulsi elettrici. La propagazione degli ultrasuoni ha luogo solamente nei mezzi materiali sotto forma di moto ondulatorio che genera bande altrernate di compressione e rarefazione delle “particelle” che costituiscono il mezzo. Essa è assoggettata alla “resistenza” intrinseca della materia, detta impedenza acustica, di valore diverso da mezzo a mezzo. In ecografia particolamente importante è la frequenza del fascio di ultrasuoni. All’aumentare della frequenza migliora la risoluzione spaziale lungo l’asse di propagazione del fascio, ma allo stesso tempo aumenta proporzionalmente l’assorbimento ed è possibile quindi solo uno studio delle strutture più superficiali.2

Con la classica ecografia bidimensionale B-mode, la cute presenta una chiara separazione degli strati cutanei.2 L’epidermide si presenta come un sottile linea iper-ecogena, ad eccezione di palmi e piante laddove è più spessa e bilaminare.2 Il derma come una banda iper-ecogena di variabile spessore a seconda della regione corporea.2 Mentre il sottocute si presenta ipo-ecogeno in corrispondenza dei lobuli di grasso circondato dai iper-ecogeni setti fibrosi.2 I vasi sanguigni venosi ed arteriosi del sottocute invece appaiono come dotti eco-privi, il cui flusso può essere evidenziato dall’uso del Doppler (color o power) permettendone la valutazione, esso infatti generalmente è aumentato negli stati di flogosi.2,3 Il color- e il power-Doppler offrono entrambe la rappresentazione simultanea dell’immagine ecografica e dell’informazione di flusso, tuttavia esistono delle differenze tra le due metodiche.3 Il color-Doppler si dimostra particolarmente utile nella valutazione dei circoli vascolari complessi. Il power-Doppler, viceversa, permette una migliore sensibilità ai flussi lenti.3 L’ecografia cutanea è stata utilizzata nello studio di numerose patologie, includendo neoplasie (melanomi carcinomi basocellulari) e alcune patologie infiammatorie come psoriasi, sclerodermia ed idrosadenite suppurativa.2 Ed è proprio nell’idrosadenite suppurativa, dove le lesioni sono spesso profonde, che l’ecografia cutanea sta trovando amplio impiego; permettendo di differenziare lesioni di natura nodulo-ascessuale dai tragitti fistolosi e consentendo di valutare l’estensione dell’edema infiammatorio, informazioni cliniche che non sarebbero ottenibili con il solo esame obiettivo.2

Bibliografia

  1. Martorell A, Wortsman X, Alfageme F, Roustan G, Arias-Santiago S, Catalano O, Scotto di Santolo M,Zarchi K, Bouer M, Gaitini D, Gonzalez C, Bard R, García-Martínez FJ, Mandava A. Ultrasound Evaluation as a Complementary Test in Hidradenitis Suppurativa: Proposal of a Standarized Report. Dermatol Surg. 2017 Aug;43(8):1065-1073.
  2. Wortsman X et al. Dermatologic ultrasound with clinical and histologic correlations. Spinger 2013
  3. Caposiena Caro RD, Solivetti FM, Bianchi L. Power Doppler ultrasound assessment of vascularization in hidradenitis suppurativa lesions. J Eur Acad Dermatol Venereol. 2018 Aug;32(8):1360-1367. doi: 10.1111/jdv.14745. Epub 2018 Jan 5.