Strutture e pattern dermoscopici di nevi melanocitici acquisiti e loro evoluzione nell’età pediatrica

Strutture e pattern dermoscopici di nevi melanocitici acquisiti e loro evoluzione nell’età pediatrica

Francesca Poscente
UOSD di Dermatologia, Università degli Studi di Roma Tor Vergata

I nevi acquisiti sono piccole lesioni, piane, brunastre che possono comparire in qualsiasi area della superficie cutanea dopo la nascita. L’infanzia è periodo dinamico per il processo della nevogenesi: molti nevi melanocitici compaiono e tendono a subire modificazioni durante l’epoca infantile e adolescenziale. (1,2)

La dermoscopia è una metodica non invasiva che permette la visualizzazione di strutture di superficie, riducendo la reflettanza dell’interfaccia aria-strato corneo. (3) Costituisce pertanto lo strumento ideale per il monitoraggio di modificazioni nelle dimensioni e di cambiamenti nei pattern dermoscopici delle lesioni melanocitarie pediatriche. (1)

Allo stato attuale, scarsi sono gli studi presenti in letteratura inerenti i pattern dermoscopici delle lesioni melanocitarie dell’età infantile. (3)

Lo studio cross-sectional, condotto da Donato Piazza et al su 201 lesioni presenti su 38 bambini di età compresa tra 1 e 16 anni (età media 8,4±3,5 anni), ha evidenziato caratteristiche dermoscopiche diverse a seconda della localizzazione cutanea delle lesioni. Le principali strutture dermoscopiche osservate nei nevi melanocitici sono state i punti (72,6%), seguite da aree prive di struttura (47,8%), reticolo pigmentario (40,8%) e globuli (28,4%). Le strie arboriformi sono state osservate solo nel 5,5% delle lesioni. La prevalenza di globuli è stata significativamente differente tra le diverse sedi anatomiche, con una prevalenza nella regione del tronco (38,7%). Anche le aree prive di struttura o le strie arboriformi sono risultate predominanti nel tronco (rispettivamente 61,3 % e 10,7%), mentre la prevalenza di reticolo pigmentario è stata maggiore nelle estremità (58,0%). Delle 45 lesioni localizzate sul viso, l’88,9% presentava uno pseudoreticolo. Lesioni localizzate in sedi speciali come lo scalpo, le regioni palmo-plantari e sulle membrane mucose sono state escluse dall’analisi. (4)

Lo studio prospettico condotto da Erdogan et al, ha analizzato 474 nevi della regione acrale di 365 pazienti di età pediatrica. Il più comune pattern dermoscopico si è rivelato quello a solchi paralleli, riscontrato nel 57,8% dei casi. Altri pattern osservati sono stati il pattern combinato (14,1%), il fibrillare (10,1%) e il pattern simil-lattice (8,8%). Il pattern a solchi paralleli e il pattern con globuli e strie sono più comuni nelle regioni palmari, mentre il fibrillare e il pattern combinato sono di più frequente riscontro sulle sedi plantari. A differenza del classico pattern a solchi paralleli in cui non sussistono differenze di prevalenza nelle diverse fasce di età, la variante con linea punteggiata predomina nei bambini con età < 12 anni. Il pattern combinato e le sue principali varianti, come il pattern a solchi paralleli associato al pattern a creste punteggiate, sono anch’essi riscontrati maggiormente tra 0 e 12 anni. (5)

Un altro studio prospettico interessante ha valutato un totale di 504 nevi melanocitici acquisiti presenti sul tronco di 47 individui di sesso femminile e 53 di sesso maschile, di età compresa tra 3 e 16 anni (età media 12,01±3,38 anni) con fototipi cutanei II, III e IV secondo la classificazione di Fitzpatrick. Immagini dermoscopiche delle lesioni sono state collezionate al tempo basale, a 12 mesi, a 24 e a 48 mesi di distanza. Contrariamente al ruolo predominante del pattern globulare evidenziato da Zauladek et al, il pattern dermoscopico più rappresentato in tale popolazione pediatrica è stato quello omogeneo (38,3%), seguito dal globulare (18,3%), dal reticolare (17,1%), dal globulare-omogeneo (15,5%), dal reticolare-omogeneo (9,5%) e infine dal pattern ad acciottolato (1,2%). (6,7) Durante il periodo di osservazione il 22,6% delle lesioni ha subito un cambiamento del pattern dermoscopico. L’evoluzione da un pattern omogeneo al globulare-omogeneo è stato il principale cambiamento di pattern registrato (16,7%), seguito dalla trasformazione dal pattern omogeneo a quello reticolare-omogeneo (12,2%) e dall’evoluzione dal pattern globulare al globulare-omogeneo (10,5%). Non sono state evidenziate associazioni statisticamente significative tra il sesso dei pazienti, l’età e i cambiamenti di pattern registrati. Durante i 4 anni di follow-up, il 51% delle lesioni melanocitarie ha manifestato stabilità nel diametro, nel 33,5% si è assistito ad un aumento di dimensioni, mentre nel 15,5% dei casi il diametro si è ridotto. Cambiamenti di colore sono stati riportati nel 13,9% dei nevi: 51 lesioni sono diventate più sbiadite, mentre 19 nevi sono diventati più scuri nel tempo. (6)

Riguardo al colore della cute, diversi studi hanno riportato un’associazione tra uno specifico pattern dermoscopico e il fenotipo del bambino. (3) Nevi con pattern omogeno o globulare sono più frequentemente osservati in bambini con carnagione chiara. (8)

Bambini con pigmentazione più scura esprimono più spesso un pattern reticolare nei loro nevi e nel loro background cutaneo, per una maggiore attività costituzionale dei melanociti e un aumentato trasferimento di melanina ai cheratinociti. (3)

BIBLIOGRAFIA

  1. Haliasos EC, Kerner M, Jaimes N, Zalaudek I, Malvehy J, Hofmann-Wellenhof R, et al. Dermoscopy for the pediatric dermatologist part III: dermoscopy of melanocytic lesions. Pediatr Dermatol. 2013;30:281-93.
  2. Cohen B. To biopsy or not to biopsy changing moles in children and adolescents: are we removing too many pigmented nevi in this age group? Comment on “Variables predicting change in benign melanocytic nevi undergoing short-term dermoscopic imaging” Arch Dermatol. 2011;147:659-60.
  3. Scope A, Marghoob AA, Dusza SW, Satagopan JM, Agero AL, Benvenuto-Andrade C, et al. Dermoscopic patterns of naevi in fifth grade children of the Framingham school system. Br J Dermatol. 2008;158:1041-9.
  4. Donato Piazza C, Marcassi Aline P, Seize Maria P, Yamada Sergio, Maciel Marina G . and Cestari Silmara C. P. Dermoscopic patterns of melanocytic nevi in children and adolescents: a cross-sectional study. An Bras Dermatol. 2017; 92(3):340-4.
  5. Erdogan Sevil S, Gur Tugba F, Erdemir Asli V. T, and Dogan Bilal. Dermoscopic characteristics of acral melanocytic nevi in children and adolescents. Pediatr Dermatol. 2020;37(4):597-603.
  6. Cengiz Fatma P, Yilmaz Yaren, Emiroglu Nazan and Onsun Nahide. Dermoscopic evolution of pediatric nevi. Ann Dermatol. 2019;31(5)518-524.
  7. Zalaudek I, Grinschgl S, Argenziano G, Marghoob AA, Blum A, Richtig E, et al. Age-related prevalence of dermoscopy patterns in acquired melanocytic naevi. Br J Dermatol. 2006;154:299-304.
  8. Scope A, Marghoob AA, Chen CS, Lieb JA, Weinstock MA, Halpern AC, et al. Dermoscopic patterns and subclinical melanocytic nests in normal-appearing skin. Br J Dermatol. 2009;160:1318-21.

Ragazza di 12 anni, nevo della regione dorsale, cambiamento dermoscopico da un pattern omogeneo-globulare al pattern omogeneo-reticolare (A: tempo basale, B: 12 mesi dopo, C: 24 mesi dopo, D: 48 mesi dopo)

Ragazzo di 14 anni, nevo della gamba, cambiamento dermoscopico da un pattern globulare al pattern omogeneo (A: tempo basale, B: 12 mesi dopo, C: 24 mesi dopo, D: 48 mesi dopo)