L’EFFICACIA TRASVERSALE DELLA TOSSINA BOTULINICA: DALLE APPLICAZIONI IN DERMATOLOGIA ESTETICA FINO AI DISTURBI DELL’UMORE

L’EFFICACIA TRASVERSALE DELLA TOSSINA BOTULINICA: DALLE APPLICAZIONI IN DERMATOLOGIA ESTETICA FINO AI DISTURBI DELL’UMORE

Terenzio Cosio
Unità Operativa di Dermatologia, Policlinico di Roma Tor Vergata

L’utilizzo della neurotossina botulinica tipo A, BoNT/A, è ormai un punto fermo, che ha portato a più di 4.5 milioni di trattamenti negli USA nel 2016. Per gli scienziati più grandi, la bellezza è sempre stata uno degli obiettivi da raggiungere, se non addirittura una guida nel cammino verso la verità. Tuttavia accanto alla ricerca di strategie per allungare la vita delle cellule si registra un marcato aumento delle patologie mentali.

Tra i disturbi neuropsichiatrici si passa dal continuum depressivo, con una stima di 350 milioni di persone affette, fino al disturbo bipolare, una delle principali cause di disabilità, con oltre 60 milioni di persone affette nel mondo (1).

Il trattamento di prima linea convenzionale per la depressione e il disturbo bipolare comprende farmaci e psicoterapia con una risposta che varia dal 50 al 75%.

L’uso della BoNT/A per il trattamento della depressione è stato studiato nell’ultimo decennio, e sono state elaborate tre teorie riguardo la sua efficacia ed il meccanismo d’azione.

1) L’espressione facciale nel rapporto uomo-uomo: la tossina botulinica, portando a paralisi reversibile dei muscoli mimici, impedisce che emozioni quali rabbia, paura, tristezza possano essere percepite dall’osservazione del volto. I meccanismi di riconoscimento dell’espressione facciale riguardano l’amigdala, e nel complesso il sistema limbico, e il sistema dei neuroni specchio. La mancanza di tali espressioni favorisce le interazioni sociali, portando ad un miglioramento dell’autostima e dell’umore.

2) Teoria del feedback facciale. Questa teoria afferma che i movimenti facciali influenzano gli stati emotivi, portando alla definizione di Propriocezione Emozionale. I muscoli che regolano l’espressione facciale giocano un ruolo centrale nella codifica e nella trasmissione di informazioni ai circuiti emozionali, ovvero al sistema limbico (2). L’uso del BonT/A a livello del muscolo frontale e orbicolare, che presentano l’innervazione motoria per mezzo del nervo trigemino, porta al blocco dei suddetti muscoli. Sapendo che il nervo trigemino è di tipo misto, sensoriale e motorio, e che le fibre propriocettive del nervo trigemino giungono a livello mesencefalico, stabilendo gap-junctions con i neuroni del locus ceruleus, esso può portare ad alterazioni della conduttanza tra neuroni del circuito limbico, con l’amigdala, e la corteccia prefrontale (3). Infatti, il trattamento con BoNT/A di soggetti normali determina una diminuzione dell’attività dell’amigdala, la cui attività dopaminergica e serotoninergica è alterata nei distubi depressivi.

3) Nello spettro depressivo, che può insorgere dopo uno stress cronico e alterazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, risultano alterate le vie dopaminegiche, serotoninergiche e adrenergiche a livello encefalico, con una diminuzione del Brain-Derived Neurotrophic Factor (BDNF), proteina fondamentale nella neurogenesi e nello sprouting. Alcuni studi hanno dimostrato che la BoNT/A porta ad un aumento della secrezione di serotonina, e dell’espressione delle subunità N-metil-di aspartato nei topi sottoposti a stress da spazio limitato (4). Inoltre, si ha un aumento dei livelli sia di BDNF-mRNA sia della proteina BDNF con attivazione delle vie di segnalazione delle chinasi, regolate dal segnale extracellulare (ERK-CREB) a valle, che sono importanti nella segnalazione neurotropica, nella neurogenesi dell’ippocampo, portando al miglioramento dei processi di consolidamento della memoria e alla diminuzione di un outcome depressivo.

Non meno importante ritengo sia da valutare un’altra ipotesi: nel soggetto con patologie psichiatriche, depressive o bipolari, è possibile riscontrare una disforia non solo mentale ma fisica, tra l’immagine che il soggetto ha di se’ rispetto a quella oggettiva. Questo, tema studiato puramente nelle disforie di genere, ha dimostrato l’esistenza di alterazioni morfologiche dell’insula, probabilmente correlate alla discrepanza tra immagine fisica e percezione mentale del proprio corpo (5). Essa rientra anche nella codifica degli aspetti emotivi e sociali, rappresentando una potenziale ragione per lo sviluppo di patologie ansiogene e relazionali. È opportuno rivalutare l’uso della neurotossina botulinica tipo A nella pratica clinica, non solo a fini estetici ma come neoadiuvante nei soggetti a rischio di stress cronico, con disendocrinopatie, con polimorfismi noti per continuum depressivo o in terapie che possano portare a disturbi del comportamento. Inoltre, a fronte di una spesa diretta complessiva stimata di 210.5 bilioni di dollari, e di 2 biliardi indiretti, per il disturbo depressivo maggiore negli USA, l’utilizzo del BoNT/A potrebbe rappresentare una strategia per diminuire i costi di sostenibilità a medio e lungo termine (6).

References

  1. Merikangas KR, Jin RHe JPKessler RCLee SSampson NAViana MCAndrade LHHu CKaram EGLadea MMedina-Mora MEOno YPosada-Villa JSagar RWells JEZarkov Z. Prevalence and correlates of bipolar spectrum disorder in the world mental health survey initiative. Arch Gen Psychiatry. 2011 Mar;68(3):241-51.
  2. Finzi, E., Rosenthal, N.E., 2016. Emotional proprioception: treatment of depression with afferent facial feedback. J. Psychiatr. Res. 80, 93–96.
  3. Matsuo, K., Ban, R., Hama, Y., Yuzuriha, S., 2015. Eyelid opening with trigeminal proprioceptive activation regulates a brainstem arousal mechanism. PLoS One 10 (8), e0134659.
  4. Yang Li, Jing Liu, Xu Liu, Cun-Jin Su, Qi-Lin Zhang, Zhi-Hong Wang, Lei-Fang Cao, Xue-Yan Guo, Ya Huang, Weifeng Luo, Tong Liu. Antidepressant-Like Action of Single Facial Injection of Botulinum Neurotoxin A is associated with augmented 5-HT Levels and BDNF/ERK/CREB Pathways in Mouse Brain. Neurosci. Bull. (2019)
  5. Spizzirri GDuran FLSChaim-Avancini TMSerpa MHCavallet MPereira CMASantos PPSquarzoni Pda Costa NABusatto GFAbdo CHN. Grey and white matter volumes either in treatment-naïve or hormone-treated transgender women: a voxel-based morphometry study. Sci Rep.2018 Jan 15;8(1):736.
  6. Greenberg, P. E., Fournier, A. A., Sisitsky, T., Pike, C. T., & Kessler, R. C. (2015). The economic burden of adults with major depressive disorder in the United States (2005 and 2010). Journal of Clinical Psychiatry, 76, 155–162.