MALATTIA di HAILEY-HAILEY SPORADICA

MALATTIA di HAILEY-HAILEY SPORADICA

A.Costantini, M. Grimaldi, L. Quattrini

Istituto di Dermatologia
Università Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli”, IRCCS, Roma

Una paziente di 62 anni, giunge all’osservazione a causa di una eruzione cutanea insorta circa tre mesi prima e localizzata a livello inguinale, bilateralmente. L’esame obbiettivo mostra due ampie aree eritematose maleodoranti  che si estendono dall’inguine alla superficie laterale delle cosce e al perineo. La cute in corrispondenza delle  pieghe si presenta macerata, con superficie biancastra e ispessita; l’eritema è francamente apprezzabile in periferia dove si osservano numerose lesioni vescico-bollose a contenuto citrino ed erosioni rotondeggianti e ragadifomi, in parte ricoperte da croste giallastre (Figure 1,2). La paziente riferisce un intervento chirurgico per l’asportazione di un adenocarcinoma del polmone tre mesi prima, in trattamento con chemioterapia al momento dell’osservazione. L’esame istologico effettuato sul bordo della lesione sulla coscia destra, depone per patologia bollosa acantolitica soprabasale mentre l’immunofluorescenza diretta, effettuata su cute sana perilesionale, risulta negativa, come altrettanto  negativa è la ricerca di anticorpi circolanti anti desmogleina 1 e 3. Pertanto  si pone  diagnosi di malattia di Hailey-Hailey, pur essendo negativa per tale patologia l’anamnesi familiare.  La paziente viene efficacemente curata terapia steroidea e antibiotica locale e sistemica.

La malattia di Hailey-Hailey anche detta Pemfigo Benigno Cronico Familiare, è una rara genodermatosi caratterizzata dalla comparsa ricorrente di lesioni vescicolo-bollose, seguite da erosioni, a livello delle grandi pieghe.  La familiarità  si riscontra nel 70% dei casi e corrisponde a una modalità di trasmissione autosomica dominante. La malattia è causata da mutazioni del gene ATP2C1, codificante per una pompa cationica coinvolta nel trasporto di Calcio ATP-dipendente. Alterazioni nella regolazione dei livelli di calcio intracellulare non permettono il corretto assemblaggio e l’esposizione delle proteine desmosomiali sulla membrana cellulare. Queste alterazioni influenzano la proliferazione e la differenziazione cheratinocitaria, nonché il sistema di adesione intercellulare1.La patologia solitamente insorge durante l’adolescenza o l’età adulta; evolve in forma episodica con riacutizzazioni.La malattia di Hailey-Hailey  manifesta inizialmente con piccole vescico-bolle, che insorgono su cute sana o eritematosa; tali lesioni vanno rapidamente incontro a rottura residuando in erosioni essudanti e crostose. Nel tempo le lesioni si raggruppano in placche ben delimitate, ipertrofiche, vellutate spesso fissurate, situate nelle regioni laterali del collo, cavi ascellari e pieghe inguinali. Più del 80% dei pazienti sviluppa una sovra-infezione batterica o fungina che può determinare la formazione di placche vegetative e maleodoranti2. L’aspetto clinico pone la malattia di Hailey-Haliley in diagnosi differenziale con un intertrigine batterica, micotica o psoriasica o un pemfigo vegetante; ma la storia familiare positiva e l’evoluzione cronica recidivante sostengono il sospetto clinico di Malattia di Hailey Hailey. L’istologia può aiutare nel confermare la diagnosi, soprattutto nei casi atipici e non familiari; si caratterizza per una discheratosi acantolitica incompleta con clivaggio soprabasale. Per distinguere la malattia di Hailey-Hailey dal pemfigo può essere utilizzata l’immunofluorescenza diretta, che solitamente risulta negativa.

La malattia di Hailey-Hailey non ha un trattamento specifico. I trattamenti tradizionali includono antibiotici orali o topici, corticosteroidi orali e topici, ciclosporina, dapsone o metotrexate per le forme ricorrenti; tuttavia questi trattamenti non forniscono una guarigione duratura. Ulteriori approcci  proposti consistono nell’ escissione chirurgica seguita da innesto, dermoabrasione, terapia fotodinamica, ablazione con laser, tossina botulinica di tipo A3.

References

  • Deng, H. & Xiao, H. The role of the ATP2C1 gene in Hailey–Hailey disease. Cell. Mol. Life Sci. 74, 3687–3696 (2017).
  • Viral M. Patel, MD; Silvestrs Rubins, MD, PhD; Robert A. Schwartz, MD, MPH, F. & Marcis Septe, MD; Andris Rubins, MD, P. Hailey-Hailey Disease: A Diagnostic Challenge. Cutis 103, 386–391 (2019).
  • Farahnik, B. et al. Interventional treatments for Hailey–Hailey disease. J. Am. Acad. Dermatol. 76, 551-558.e3 (2017).

Fig.1 – Placche erose ed essudanti, con lesioni bollose in periferia, della regione inguino-perineale

Fig.2 – Regione perineale: vescico-bolle superficiali ed erosioni