IL RUOLO DELLA MICROSCOPIA LASER CONFOCALE NEL MIGLIORAMENTO DELL’ACCURATEZZA DIAGNOSTICA E NELLA RIDUZIONE DEL NUMERO DI ESCISSIONI NON NECESSARIE

IL RUOLO DELLA MICROSCOPIA LASER CONFOCALE NEL MIGLIORAMENTO DELL’ACCURATEZZA DIAGNOSTICA E NELLA RIDUZIONE DEL NUMERO DI ESCISSIONI NON NECESSARIE

S. Mazzilli
Unità Operativa di Dermatologia, Policlinico di Roma Tor Vergata

Il goal terapeutico nella diagnosi del melanoma è rappresentato dalla rilevazione in stadio precoce della lesione. La dermatoscopia, rappresenta l’esame di primo livello nella diagnosi non invasiva precoce e per molti anni ha rivestito assieme all’esame clinico l’unico mezzo per l’identificazione in stadio iniziale dei tumori cutanei.
I criteri per la diagnosi di lesioni melanocitarie e non melanocitarie sono stati estesamente descritti dimostrando una elevata sensibilità ed accuratezza diagnostica.
Nonostante ciò, un elevato numero di lesioni benigne continua ad essere asportato poiché lo stato esatto della lesione con il solo ausilio della dermatoscopia non permette una precisa identificazione della lesione in termini prognostici.
Esiste una consistente evidenza scientifica che supporta fortemente l’utilizzo della microscopia laser confocale (RCM) nella dermatologia oncologica come metodologia di secondo livello nel miglioramento della specificità quando usata in combinazione con la dermatoscopia.

Questa tecnica in uso già da diversi anni, consente di diagnosticare precocemente e in soli pochi minuti una lesione cutanea.
In dettaglio, le proprietà di tale laser risiedono nella capacità di individuare il contenuto melanico della pelle, evidenziando quindi l’eventuale presenza di lesioni melanocitarie con un’elevata precisione ed accuratezza. La risoluzione della qualità delle immagini è molto alta e tale tecnica possiede la capacità di valutare eventuali alterazioni cito-architetturali dell’epidermide e del derma fino alla porzione superiore del derma reticolare.

L’ RCM viene attualmente usata nella valutazione prospettica delle lesioni di difficile interpretazione destinate all’asportazione dopo aver effettuato l’analisi dermoscopica, dimostrando una riduzione statisticamente significativa del numero di lesioni destinate all’escissione (number needed to excise) dal 3.73 al 2.87.
Diversi studi hanno valutato la capacità dell’uso della microscopia laser confocale da sola o in associazione con la dermoscopia nel management clinico delle lesioni cutanee difficili interpretazione di tipo melanocitario e non melanocitario (carcinomi basocellulari).

L’ RCM è in grado di ridurre il numero di lesioni destinate all’escissione di circa la metà con una sensibilità pari al 50-70% nel setting diagnostico delle lesioni difficili.
In più si è dimostrata in grado di diagnosticare carcinomi basocellulari con un’elevata accuratezza, soprattutto in caso di lesioni di difficile intepretazione dermoscopica in diagnosi differenziale con lesioni melanocitarie.

In conclusione l’utilizzo dell’RCM rappresenta un valido ausilio diagnostico nella rilevazione precoce delle lesioni melanocitarie e maggiormente nel caso di lesioni di difficile interpretazione dermoscopica. In tal caso è documentato come l’RCM, pur rappresentando un esame diagnostico di II livello, consenta di ridurre drasticamente il numero di lesioni benigne destinate all’escissione chirurgica con la sola dermoscopia, minimizzando il rischio di perdita lesioni pigmentarie maligne al follow up.

Bibliografia

  • Reflectance confocal microscopy as a second-level examination in skin oncology improves diagnostic accuracy and saves unnecessary excisions : a longitudinal prospective study G. Pellacani, P. Pepe, A. Casari and C. Longo Clinical and laboratory investigation. 2014
  • Pellacani G, Guitera P, Longo C et al. The impact of in vivo reflec- tance confocal microscopy for the diagnostic accuracy of mela- noma and equivocal melanocytic lesions. J Invest Dermatol 2007; 127:2759–65.