Eruzione Varicelliforme di Kaposi (Eczema Herpeticum): una complicanza da non sottovalutare

Eruzione Varicelliforme di Kaposi (Eczema Herpeticum): una complicanza da non sottovalutare

Gennaro Marco Falco, Giulia Coscarella
Istituto di Dermatologia, Università Cattolica del Sacro Cuore- Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, Roma

Una giovane donna di 22 anni giungeva alla nostra attenzione per la recente comparsa di un’eruzione vescicolosa a livello del volto. La paziente era affetta sia da dermatite atopica (Figura 1) dall’infanzia che da psoriasi in placche severa dall’età di 18 anni, per cui aveva effettuato nel tempo terapie sia topiche che sistemiche, tra cui , nell’ordine temporale,  ciclosporina, brodalumab ed infine  ustekinumab,  terapia quest’ultima in corso al momento dell’osservazione.  In particolare la terapia  con brodalumab era stata sospesa a seguito di una riacutizzazione della dermatite atopica : infatti ,sulla base dei dati presenti in letteratura circa la comparsa o il peggioramento di eczemi in corso di terapia con farmaci anti-IL17 [1] si era optato l’interruzione del trattamento e  per lo switch ad ustekinumab .Successivamente ,mentre le lesioni psoriasiche rimanevano in remissione, le lesioni eczematose riferibili alla dermatite atopica, erano solo lievemente migliorate. A distanza di tre mesi dall’introduzione di ustekinumab, la  paziente ha presentato una eruzione vescicolosa insorta a livello palpebrale in corrispondenza di una chiazza eczematosa.

Al momento dell’osservazione sul viso erano presenti numerosi elementi vescicolo-crostosi, alcuni dei quali con disposizione a grappolo, in corrispondenza della palpebra superiore destra. Isolate lesioni vescicolose o evolute in croste erano inoltre distribuite sulla fronte , alla radice del naso e sull’emivolto destro: il quadro era compatibile con una infezione virale erpetica diffusa ed inquadrabile nella definizione di Eruzione Varicelliforme di Kaposi o Eczema Herpeticum (Figura 2). La paziente è stata pertanto sottoposta a trattamento con valaciclovir  al dosaggio di 2000 mg/die per cinque giorni con risoluzione del  quadro clinico.

I pazienti con dermatite atopica sono a rischio di sviluppare una complicanza cutanea correlata alla infezione da HSV chiamata “eczema erpetico” (nota anche come eruzione varicelliforme di Kaposi), in particolare se stanno assumendo agenti immunosoppressori per il controllo della loro condizione dermatologica primaria o per altra patologia concomitante. L’eruzione varicelliforme di Kaposi è caratterizzata dalla comparsa di lesioni cutanee vescicolo-crostose,spesso dolorose, dovute a un’infezione solitamente da  HSV-1; in alcuni casi, può risultare complesso distinguere l’eruzione cutanea dall’eczema di base del paziente, specie se quest’ultimo è scarsamente controllato  . L’eczema erpetico può diffondersi rapidamente sulla cute  ma l’infezione può anche estendersi a livello sistemico, associandosi quindi a grave morbilità ed, eventualmente, anche  mortalità, in assenza di terapia antivirale adeguata [2]. Pertanto, è indicata una terapia antivirale tempestiva, inclusa la somministrazione di aciclovir per via endovenosa nei casi più gravi. [3]

Bibliografia

  1. Caldarola G, Pirro F, Di Stefani A,et al. Clinical and histopathological characterization of eczematous eruptions occurring in course of anti IL-17 treatment: a case series and review of the literature. Expert Opin Biol Ther. 2020 Jun;20(6):665-672.
  2. Mackool BT, Goverman J, Nazarian RM. Case records of the Massachusetts General Hospital. Case 14-2012. A 43-year-old woman with fever and a generalized rash. N Engl J Med. 2012 May 10;366(19):1825-34.
  3. Wollenberg A, Wetzel S, Burgdorf WH, Haas J. Viral infections in atopic dermatitis: pathogenic aspects and clinical management. J Allergy Clin Immunol. 2003 Oct;112(4):667-74.

Fig.1 – Dermatite atopica, fenotipo eczema flessurale.

Fig.2 – Eczema Herpeticum: vescicole e croste, disposte  a grappolo sulla palpebra e, diffuse, sul volto contestuale eczema palpebrale