Eruzione LUPUS-LIKE indotta da farmaci ANTI-HER2

Eruzione LUPUS-LIKE indotta da farmaci ANTI-HER2

Valeria Ciciarelli
Clinica Dermatologica, Università degli Studi dell’Aquila

Caso clinico.  Una donna di 80 anni è giunta alla nostra osservazione ad Ottobre 2016 per la presenza di un’eruzione cutanea localizzata al tronco ed agli arti superiori. Le lesioni si presentavano comeplacche eritematose, coalescenti, molte di aspetto anulare con bordo rilevato e lievemente desquamante e ad estensione centrifuga (Figure 1-3). All’esame obiettivo erano assenti lesioni mucose. La paziente era seguita presso il reparto di Oncologia perché affetta da carcinoma mammario con metastasi epatiche, polmonari ed ossee ed effettuava terapia con lapatinib e capecitabina.

Il quadro clinico e la concomitante terapia antineoplastica suggerivano la diagnosi di eruzione cutanea da farmaci, ma non si poteva escludere un lupus eritematoso subacuto per l’aspetto clinico delle lesioni e per la loro localizzazione anche in sedi fotoesposte. Altre diagnosi differenziali comprendevano l’eritema anulare centrifugo e l’eritema gyratum repens. Gli esami immunologici incluso il dosaggio dell’anticorpo anti-SSA sono risultati negativi. Abbiamopertanto effettuato una biopsia incisionale delle lesioni cutanee e l’esame istologico evidenziava una vacuolizzazione basale epidermica con presenza di occasionali cheratinociti necrotici ed un infiltrato infiammatorio prevalentemente linfocitario localizzato nel derma superficiale con disposizione perivascolare e con estensione all’interfaccia dermo-epidermica ed all’epitelio follicolare. Tale quadro era compatibile con una reazione cutanea da farmaci a tipo lupus eritematoso subacuto (Fig. 4).In accordo con i colleghi oncologi si decideva quindi di interrompere la terapia in atto e si prescriveva prednisone 25 mg/die per 15 giorni a scalare associato a terapia steroidea topica, con risoluzione del quadro clinico cutaneo in alcune settimane.

Nel mese di Settembre 2017, la paziente veniva nuovamente inviata presso il nostro ambulatorio per la comparsa diun secondo episodio di reazione da farmaci a tipo lupus eritematoso subacuto,localizzato nelle stesse sedi (Figure 5-7). Dall’anamnesi risultava che la paziente aveva iniziato nelle settimane precedenti la terapia con trastuzumab e fulvestrant. In considerazione del quadro clinico oncologico, non è stato possibile interrompere la terapia antineoplastica, pertanto si prescriveva prednisone 25 mg/die per 20 giorni a scalare, con miglioramento delle lesioni cutanee.

Le reazioni lupus-like ed il lupus indotto da farmaci sono stati osservati in seguito all’assunzione di diversi farmaci, in particolare le forme cutanee subacute si possono verificare in corso di terapia con terbinafina, griseofulvina, idroclorotiazide, docetaxel, interferone-alfa. In letteratura sono stati recentemente descritti casi di reazioni cutanee lupus-like in pazienti con melanoma metastatico in trattamento con vemurafenib e pembrolizumab (Shao et al., 2017).

Nella nostra paziente, le manifestazioni cutanee erano probabilmente associate all’assunzione di farmaci anti-HER2,dato che nel corso del primo episodio cutaneo la paziente assumeva il lapatinib, un inibitore reversibile dei domini intracellulari tirosin-chinasici dei recettori EGFR (ErbB 1) e HER2 (ErbB 2) e nel secondo episodio la paziente assumeva il trastuzumab, un anticorpo monoclonale IgG1 umanizzato diretto contro il domino extracellulare di HER2.

Bibliografia

 

Fig.1

Fig.2

Fig.3

Fig.4 – Esame istologico (H&E; x100)

Fig.5

Fig.6

Fig.7