Dermatosi paraneoplastiche, un occhio internistico per il dermatologo

Dermatosi paraneoplastiche, un occhio internistico per il dermatologo

Laura Vellucci1, Elena Campione1, Luca Bianchi1.
1UOSD di Dermatologia,  Policlinico Tor Vergata, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Roma, Italia

La cute è l’organo più esteso e facilmente accessibile del corpo e può essere considerato come lo specchio di molte condizioni patologiche sistemiche, comprese quelle neoplastiche1.

Le sindromi paraneoplastiche cutanee sono condizioni determinate non da una diretta presenza delle cellule tumorali tra gli strati della cute, ma da citochine, ormoni, anticorpi o fattori di crescita prodotti da un tumore presente a distanza, in altra sede.2

Molto spesso queste condizioni sono tra i primi segni della presenza di una neoplasia maligna ed evolvono in concomitanza di quest’ultima mentre regrediscono con il suo trattamento.

Fu nel 1868 che venne ipotizzata per la prima volta la possibilità di una correlazione tra una specifica lesione cutanea e la presenza di un tumore viscerale mentre ad oggi sono state osservate più di 50 condizioni dermatologiche potenzialmente indicatrici di patologie maligne sistemiche3. Alcune di esse si associano a determinate neoplasie viscerali in quasi il 100% dei casi di riscontro e, per questo, sono definite dermatosi paraneoplastiche obbligate.4 In particolare in questi casi risulta mandatorio per il dermatologo investigare più approfonditamente una possibile causa internistica sottostante.5

La Sindrome di Bazex, ad esempio, è associata nel 42% dei casi a tumori, in particolare della regione testa-collo, e si presenta con unghie che assumono un aspetto distrofico; nella maggior parte dei casi si manifestano onicolisi, discolorazione gialla brunastra e fissurazioni, associate ad una dermatite psoriasiforme in sede atipica, soprattutto a livello del volto, che non rispondono alle tradizionali terapie come corticosteroidi o cheratolitici.

L’Eritema Necrolitico Migrante correla con il glucagonoma e assume un aspetto di eruzione maculopapulare a rapida evoluzione con vescicole e bolle che vanno incontro a rottura e sovrainfezione da Candida albicans e Stafilococco Aureus.

Nell’Eritema Gyratum Repens la lesione dermatologica è molto peculiare: si presenta come un eritema diffuso, serpiginoso e policiclico, con crescita concentrica che spesso risparmia i piedi. È strettamente associata a tumori maligni, in particolare dello stomaco, del polmone e della mammella.

Un’altra dermatosi che impone una valutazione internistica è l’Acantosis Nigricans Maligna, caratterizzata da un’iperpigmentazione simmetrica della cute, rapida e diffusa, soprattutto a carico delle aree intertriginose, associata a adenocarcinomi del tratto gastro-intestinale.

Anche modifiche localizzate solo a livello ungueale non devono essere sottovalutate, pur se meno specifiche, frequentemente sottendono a patologie sistemiche. Il Clubbing ungueale ne è un esempio. Si caratterizza da un aumento della convessità e ingrossamento delle falangi distali che assumono un aspetto definito a bacchetta di tamburo o a vetrino di orologio. Si riscontra in molte patologie infiammatorie croniche ma anche in corso di tumori primitivi o metastatici polmonari, linfomi o più raramente come segno indiretto di timoma, nella sindrome osteoartropatica ipertrofica, rara sindrome caratterizzata, oltre che dal clubbing ungueale da poliartralgie, artrite e reazioni periostali delle ossa lunghe.

Simili correlazioni si riscontrano anche nella sindrome delle unghie gialle, condizione nella quale le unghie assumono un aspetto distrofico, giallastro, con crescita rallentata, con linfedema bilaterale degli arti inferiori e versamento pleurico.

In conclusione, molte e, a volte, peculiari sono le dermatosi che possono sottendere a quadri patologici più complessi, per questo risulta fondamentale per il dermatologo conoscere e saper diagnosticare le dermatosi paraneoplastiche obbligate. Questo potrebbe, in molti casi, modificare radicalmente la prognosi del paziente.

  1. Vora RV, Kota RS, Diwan NG, Jivani NB, Gandhi SS. Skin: A mirror of internal malignancy. Indian J Med Paediatr Oncol. 2016; 37(4):214-222. doi: 10.4103/0971-5851.195730.
  2. Caccavale S, Brancaccio G, Agozzino M, Vitiello P, Alfano R, Argenziano G. Obligate and facultative paraneoplastic dermatoses: an overview. Dermatol Pract Concept. 2018 Jul 31;8(3):191-197. doi: 10.5826/dpc.0803a09. PMID: 30116663; PMCID: PMC6092071.
  3. Yuste Chaves M, Unamuno Pérez P. Cutaneous manifestations of systemic malignancies: part 2. Actas Dermosifiliogr. 2013;104(7):543–553. doi: 10.1016/j.adengl.2012.05.026.
  4. Silva JA, Mesquita Kde C, Igreja AC, Lucas IC, Freitas AF, Oliveira SM, Costa IM, Campbell IT. Paraneoplastic cutaneous manifestations: concepts and updates. An Bras Dermatol. 2013 Jan-Feb;88(1):9-22. doi: 10.1590/s0365-05962013000100001. PMID: 23538999; PMCID: PMC3699944.
  5. Fonia A, Baran R. Cutaneous Paraneoplastic Syndromes with Nail Involvement. Dermatol Clin. 2021 Apr;39(2):175-182. doi: 10.1016/j.det.2020.12.003. Epub 2021 Feb 12. PMID: 33745631.