I derivati del tè verde nel trattamento dei condilomi

I derivati del tè verde nel trattamento dei condilomi

Mauro Bavetta, Elena Campione
Clinica Dermatologica Università di Roma Tor Vergata

Il condiloma acuminato (o verruca genitale) è una malattia altamente contagiosa a trasmissione sessuale causata da alcuni sottotipi di Papillomavirus umano (HPV); itipi 6 e 11 di HPV sono responsabili del 90% dei casi di condilomi genitali.
I Papillomavirus sono piccoli virus a DNA, esclusivamente patogeni intraepiteliali, che dipendono dallo stato di differenziazione delle cellule ospite. Questi virus infettano lo strato basale dell’epitelio penetrando nella cute attraverso un microtrauma.
A livello dello strato basale, i virus e le cellule si replicano contemporaneamente e il numero di copie dei geni virali (soprattutto alcuni tipi di geni, chiamati “early genes” da E1 a E7), viene mantenuto a livelli bassi.
Successivamente quando le cellule basali differenziano e migrano allo strato superficiale, l’espressione di questi geni virali diventa deregolata e le copie geniche raggiungono un livello elevato.
Ad oggi sappiamo che esistono HPV ad alto indice replicativo (HR) e basso indice replicativo (LR).

Gli HR-HPV una volta che hanno infettato la cellula ospite integrano i loro geni (E5, E6 ed E7) nel genoma di quest’ultima, mentre il genoma degli LR-HPV si comporta come un episoma sotto forma di plasmide.
Alcuni studi hanno verificato che la prevalenza dell’HPV in un dato momento può raggiungere il 27% di tutte le persone sessualmente attive, e sale al 45% nella fascia di età tra i 15 ei 25 anni.
La patologia non colpisce delle specifiche categorie che possono essere definite “a rischio”, bensì può colpire indistintamente ogni persona sessualmente attiva nella popolazione. Ovviamente il rischio aumenta se si hanno apporti non protetti e con partner multipli.

Le terapie per il trattamento de condilomi comprendono l’escissione chirurgica, l’elettrocauterizzazione, la crioterapia, l’applicazione di acido tricloroacetico, l’impiego di farmaci come l’imiquimod, la podofillina e recentemente è stata introdotta la terapia con sinecatechina (polifenolo del tè verde).
I polifenoli del tè verde possiedono delle proprietà biochimiche, come l’azione antiossidante, in grado di neutralizzare i radicali liberi impedendo così il danneggiamento cellulare, l’azione antipertensiva e proprietà antimutageniche e antiproliferative.
Nello specifico, l’Epigallocatechina-3-gallato (EGCG), di cui fa parte la sinecatechina, ha dimostrato durante le sperimentazioni in laboratorio di avere un’azione antiossidante e la capacità di interagire con gli enzimi della famiglia delle proteasi e delle telomerasi inducendo un arresto nel processo di replicazione cellulare, oltre ad avere un effetto pro-apoptotico.
Tale meccanismo di azione sembrerebbe essere efficace nel trattamento dei condilomi acuminati, anche se ancora non chiarito e dimostrato in maniera definitiva.
Sembrerebbe che la proprietà antivirale di queste molecole derivi dall’inibizione dell’attività trascrizionale dell’”activator protein-1” (AP-1), oltre che dalla stimolazione della IL-12 (azione anti-infiammatoria) e dalle down-regolazione della IL-10 (azione pro-infiammatoria).

Tramite un recente studio è stato dimostrato in laboratorio come l’ECGC sia in grado d’inibire in maniera significativa l’espressione degli oncogeni dell’HPV11. Precisamente vengono bloccati alcuni geni di espressione precoce (early genes) dell’HPV11 da E1 a E7.
Per tale motivo si è cercato di dimostrare l’effetto delle EGCG a diversi gruppi di concentrazione sulla proliferazione delle cellule HPV11 dopo la loro applicazione a 12h e 24h su terreni cellulari.

I risultati hanno dimostrato che a questi due gruppi di concentrazione si è significativamente ridotta l’espressione di mRNA HPV11 E6 e E7 rispetto al corrispondente gruppo di controllo e non esisteva alcuna differenza significativa tra l’espressione di mRNA E7 tra i due gruppi di concentrazione rispettivamente a 12 e 24 ore.

Un recente studio ha dimostrato come l’applicazione di un unguento a base di sinecatechina al 10%, dia maggiori risultati rispetto a trattamenti come le podofillotossine e l’imiquimod, sia dal punto di vista dell’efficacia che della sicurezza.

Bibliografia:

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