Melanoma amelanotico: una difficile sfida diagnostica

Melanoma amelanotico: una difficile sfida diagnostica

Silvia Catapano
Istituto di Dermatologia, Università Cattolica del S. Cuore – Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, Roma, Italia

Un uomo di 43 anni giungeva all’ osservazione a luglio 2019 per una visita dermatologica di controllo effettuata solitamente a cadenza annuale. Negava familiarità per neoplasie cutanee. L’esame clinico dermatologico mostrava numerose lesioni pigmentate localizzate soprattutto al tronco ed alcune lesioni rosee papulo-nodulari compatibili con la diagnosi clinica di verruche volgari a livello del terzo distale della regione anteriore della gamba destra (Fig. 1)

L’esame dermatoscopico di tali lesioni mostrava in due di esse ipercheratosi e vasi punteggiati o trombizzati circondati da un alone biancastro, caratteristiche che confermavano la diagnosi clinica di verruche volgari. (Fig.2)

La terza lesione, invece, più prossimale, risultava inaspettatamente caratterizzata da una pigmentazione rosea di fondo, e dalla presenza di crisalidi/strutture cristalline biancastre alla luce polarizzata e sparsi globuli marroni (Fig.3). Veniva pertanto posta indicazione all’asportazione chirurgica e l’esame istologico rivelava un melanoma con aspetti spitzoidi di 1,1 mm di spessore di Breslow, non ulcerato, con infiltrato linfocitario nel derma superficiale.

DISCUSSIONE

Il melanoma amelanotico è una variante meno comune del melanoma pigmentato, che rappresenta circa il 2-10% dei casi di melanoma e che pone seri problemi di diagnosi differenziale per il clinico (1).  E’ composto da cellule derivanti dai melanociti, ma che non formano granuli di melanina, per cui il pigmento è scarso o completamente assente (2).

I melanomi acromici sono in gran parte nodulari e non presentano caratteristiche quali asimmetria e irregolarità della pigmentazione, che sono classicamente riscontrate in altri sottotipi di melanoma. Questo può provocare ritardi nella diagnosi e trattamenti inappropriati.  Infatti possono essere clinicamente confusi con lesioni benigne come nevi melanocitari, dermatofibromi, cheratosi seborroiche infiammate, cisti, emangiomi, granulomi piogenici o verruche.

Le lesioni possono presentarsi come macule rosse (“pink Lesions”), papule o noduli, spesso con bordi ben definiti e possono ulcerarsi. I criteri dermoscopici rilevanti sono la presenza di punti e globuli irregolari, strutture di regressione, aree milky-red e vasi lineari irregolari o la combinazione di vasi lineari e puntiformi irregolari (1).

Una accurata valutazione della della lesione, compresa la valutazione dermatoscopica, unitamente all’anamnesi e alla storia clinica, può permettere di orientare il dermatologo verso la corretta diagnosi anche quando il solo aspetto clinico non appare sospetto o mima una lesione benigna.

REFERENCES

  1. Pizzichetta MA, Talamini R, Stanganelli I, Puddu P, Bono R, Argenziano G, Veronesi A, Trevisan G, Rabinovitz H, Soyer HP. Amelanotic/hypomelanotic melanoma: clinical and dermoscopic features. Br J Dermatol. 2004 Jun;150(6):1117-24.
  2. Thomas NE, Kricker A, Waxweiler WT, Dillon PM, Busman KJ, From L. Comparison of clinicopathologic features and survival of histopathologically amelanotic and pigmented melanomas: a population-based study. JAMA Dermatol. 2014;150:1306–1314.

Fig.1 – Lesioni rosee papulo-nodulari della gamba

Fig.2 – Dermoscopia che mostra ipercheratosi e alcuni vasi trombizzati circondati da un alone biancastro

Fig.3 – Dermoscopia che evidenzia pigmentazione rosea di fondo e presenza di crisalidi/strutture cristalline