Un caso di neurofibromatosi segmentale

Un caso di neurofibromatosi segmentale

Luisa Boeti, Benedetta Ambrosio
Istituto di Dermatologia, Università Cattolica del Sacro Cuore – Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, Roma, Italia

Caso clinico

Giungeva alla nostra attenzione un uomo di 62 anni, per comparsa, da circa dieci anni, di alcune lesioni papulo-nodulari asintomatiche monolaterali andate incontro nel corso del tempo ad un lieve aumento di dimensioni.

All’esame clinico si osservava a livello dell’avambraccio sinistro, la presenza di lesioni papulari e nodulari rosee, di consistenza molle, la maggiore di circa 8 mm di diametro (figura 1,2).

L’esame clinico non mostrava ulteriori lesioni indicative di una patologia disseminata al restante ambito cutaneo ed in particolare erano assenti  lentiggini ascellari e/o inguinali e macule café-au- lait. Un prelievo bioptico di una lesione evidenziava la presenza di una neoplasia dermica non capsulata composta da cellule fusate con nuclei sottili ed ondulati, citoplasma pallido eosinofilo in uno stroma in parte mixoide; tali cellule erano S100 positive, actina muscolo liscio negative, desmina negative. I reperti morfologici ed immunoistochimici deponevano la diagnosi di neurofibroma e pertanto la diagnosi definitiva è stata di neurofibromatosi segmentale.

Il paziente è attualmente in follow-up.

Discussione

La neurofibromatosi segmentale (SN), nota anche come neurofibromatosi a mosaico o neurofibromatosi di tipo V, è una rara forma di neurofibromatosi di tipo 1 (malattia di von Recklinghausen). L’incidenza è stimata a 1 su 36.000-40.000, con un rapporto M:F di 2:1. [1]

A differenza della NF1, l’eziopatogenesi della SN è legata ad una mutazione postzigotica del gene NF1 nel corso dello sviluppo embrionale che colpisce le cellule primitive della cresta neurale. Di conseguenza, la malattia è localizzata e si accompagna a presentazioni cliniche variabili in base alle cellule portatrici della mutazione. La maggior parte dei pazienti non ha un’anamnesi familiare di NF; tuttavia, se la mutazione si verifica in linee cellulari gonadiche, si può trasmettere alla prole. [2]

Secondo la classificazione di Riccardi del 1982, i criteri diagnostici della NF di tipo V includono: anomalie pigmentarie (macchie café-au-lait, lentiggini ascellari, iperpigmentazione di fondo) e/o neurofibromi cutanei in un singolo segmento del corpo ed unilaterali, assenza di storia familiare di neurofibromatosi ed assenza di coinvolgimento sistemico. Per includere i casi non completamente conformi a questi criteri, la SN è stata ulteriormente suddivisa da Roth et al. in quattro sottotipi: segmentale vera, localizzata con coinvolgimento profondo, ereditaria (7%) e bilaterale (6%).  [3]

Dal punto di vista clinico, Ruggieri et al. hanno classificato le NF segmentali in quelle con sole alterazioni pigmentarie, con soli neurofibromi, con neurofibromi plessiformi isolati e con alterazioni pigmentarie e neurofibromi. [3] La presentazione clinica più comune è caratterizzata dalla presenza di soli neurofibromi, che il più delle volte sono a distribuzione dermatomerica. Il dermatomero più comunemente coinvolto è quello cervicale, seguito da quello toracico, lombare e sacrale. Nei casi con anomalie pigmentarie, le lesioni tendono a seguire le linee di Blaschko. Le macchi cafè au lait sono di forma irregolare, uniformemente pigmentate, di colore marrone. Nei bambini piccoli, cinque o più macule café au lait, di diametro superiore a 0,5 cm, sono suggestive di neurofibromatosi. [2]

I noduli di Lisch e i gliomi ottici sono poco comuni, ma il rischio reale di coinvolgimento sistemico non è stato stabilito; pertanto, i pazienti con SN dovrebbero essere sottoposti ad un follow-up multidisciplinare a lungo termine. [1]

La diagnosi di conferma è istopatologica. La diagnosi differenziale include i fibromi multipli, gli xantomi eruttivi, il nevo lipomatoso cutaneo superficiale, ma possono essere facilmente esclusi attraverso l’esame istopatologico.

Sebbene non esista un trattamento definitivo per la SN, le lesioni grandi, deturpanti e dolorose possono essere trattate con l’escissione chirurgica. [4]

Bibliografia

  1. Sobjanek M, Dobosz-Kawałko M, Michajłowski I, Pęksa R, Nowicki R. Segmental neurofibromatosis. Postepy Dermatol Alergol. 2014 Dec;31(6):410-2. doi: 10.5114/pdia.2014.40942. Epub 2014 Dec 3. PMID: 25610358; PMCID: PMC4293382.
  2. Adigun CG, Stein J. Segmental neurofibromatosis. Dermatol Online J. 2011 Oct 15;17(10):25. PMID: 22031651.
  3. A G, R R, Narasimhan M. Segmental neurofibromatosis with Lisch nodules. Med J Armed Forces India. 2023 May-Jun;79(3):356-359. doi: 10.1016/j.mjafi.2020.11.021. Epub 2021 Mar 8. PMID: 37193521; PMCID: PMC10182270.
  4. Raju D, Ghosh N, Das S, Krishnan P. Segmental Neurofibromatosis. J Neurosci Rural Pract. 2021 Apr;12(2):441-442. doi: 10.1055/s-0040-1721197. Epub 2021 Jan 10. PMID: 33927540; PMCID: PMC8064854.

Fig.1 – A livello dell’avambraccio sinistro presenza di lesioni papulari e nodulari rosee, di consistenza molle, la maggiore di circa 8 mm di diametro.

Fig.2 – Dettaglio della figura 1.